martedì 17 maggio 2011

storia e storie





Perché “Storia e storie” e perché, a margine, un dipinto di una città facilmente riconoscibile da tutti, un’altra immagine rappresentante la giustizia e la legge ( particolare di un mosaico di M.Sironi, nel palazzo di giustizia di Milano), infine, una foto del mio gatto.
“Storia” perché chi scrive è da sempre appassionato e studioso dilettante di storia, soprattutto antica. In particolare, essendo poi nato in quella città illustrata nel dipinto, nella parte vecchia, nell’antico decumanus maior, non poteva non interessarsi che delle vicende di Napoli, fin dalle origini. La foto mostra la statua del dio Nilo posta all’inizio della via con lo stesso nome, che era uno dei cardini più importanti ai tempi antichi: il nome e la statua del Nilo perché abitata da immigrati egiziani.
Costretto ad andar via per lavoro e a viverne lontano, in questa città torna spesso e pensa ogni tanto di tornarci a vivere, ma è solo un’idea o meglio, un sogno, di impossibile realizzazione. Ciò, come dice Ermanno Rea in “ Napoli Ferrovia”: “ non toglie che io possa sognare di tornare a vivere a Napoli. Come no? Difatti lo sogno in continuazione”.
Laureato in Giurisprudenza, vinse un concorso presso il Ministero della Giustizia, come direttore penitenziario: ruolo che ha svolto per più di 30 anni e che lo ha portato a interessarsi e conoscere le problematiche non solo delle “patrie galere”, nei tempi peggiori delle rivolte, delle carceri speciali, delle emergenze, ma anche storie umane di errori, cadute e di riabilitazione, e, in generale della giustizia e dei processi penali ( carceri e giustizia che, da sempre, ma mai come oggi sono temi bollenti), della gestione delle risorse economiche e umane, e anche amministrative e burocratiche, di problematiche sociali, economiche e sindacali.
Perciò si troveranno “storie” di carcere e di giustizia.
E si troveranno anche racconti e notizie di amici a quattro zampe.

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