Strade e Larghi
Parlare delle vie di una grande città come Napoli risulta molto difficile: sono Tante, grandi e piccole, piazze e larghi, antiche e
moderne, in una metropoli cresciuta a dismisura
B.Stopendael, 1653 |
Le strade napoletane erano conosciute, apprezzate e
suscitavano stupore e meraviglia, già prima dei viaggi del Grand tour, quel viaggio istruttivo/culturale intrapreso da giovani
aristocratici inglesi o comunque nordeuropei,
a partire dal XVII secolo.
In un dramma inglese della fine del ‘500: “ il dottor Faust”, di C. Marlowe, nel descrivere un viaggio in Italia, si cita Napoli
e le sue “ strade dritte e lastricate con bei mattoni,”.
Nel 1534 circa, Giovanni Tommaso di Catania, cronista
napoletano, in Croniche antiquissime,
scriveva che si iniziò: “ .. per ordine
de Toledo ad mmautenar Napoli da la casa del Prencipe de Salerno, et la strata del castiello de Capuana”. Cioè si
incominciò, per ordine del Viceré Toledo
ad ammattonare, a pavimentare le strade della città dalla casa del
principe di Salerno, oggi basilica del Gesù nuovo, e la via che portava a
Castelcapuano ( probabilmente via Tribunali).
Nella stampa di B. Stopendael del1653, sulla destra si può
notare il palazzo all’epoca Vice-reale e parte della strada Toledo.
E, da quella via dal nome spagnolo, inizierò il racconto di
alcune strade di Napoli.
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