Estratto e riassunto del 3° incontro
università della terza età di Trieste
Ciò premesso, Il periodo che esaminiamo oggi è pieno di eventi che modificheranno la storia dell’umanità e dell’Europa: l’impero romano occidentale si è frantumato in tanti piccoli regni barbarici, nel 476 d. c., che è solo una data convenzionale, il barbaro Odoacre depone l’ultimo imperatore Romolo Augustolo, il piccolo augusto, e lo manda a trascorrere il resto dei suoi giorni a Napoli, restituendo le insegne imperiali a Zenone imperatore d’oriente a Costantinopoli, che invece resisterà per altri 1000 anni.
Il cristianesimo, proclamato religione ufficiale nel 380 d. c. dall’imperatore Teodosio, aveva prodotto mutamenti di mentalità, di costumi e valori anche se per quel che ci riguarda il nostro tema.
Teodosio |
Ma con la formazione delle prima Chiesa stava cambiando anche il concetto di pena, grazie alle prime formazioni di diritto canonico, che non doveva essere per forza quella capitale, ma si iniziava a pensare alla penitenza dei peccati, alla sofferenza corporale e forse al perdono.
, Il principio del carcere come luogo di espiazione della pena secondo alcuni risalirebbe alla Chiesa delle origini e al diritto canonico, che, pur prevedendo il ricorso all'afflizione del corpo per i peccatori e autori di reati, non ammetteva le cosiddette pene di sangue.
Costantino |
E altre chiese quelle orientali non vollero riconoscere il vescovo di Roma come capo della cristianità, da qui vari concili e incontri e scissioni, alla fine era solo una questione non religiosa e interpretativa delle scritture e dei vangeli, ma di potere e di soldi.
La donazione di Costantino però era una invenzione, quel documento era falso, come fu dimostrato poi nel 1440 da Lorenzo Valla studioso e letterato, filologo. Egli dimostrò in modo inequivocabile come la donazione fosse un falso, mettendo in evidenza anacronismi e contraddizioni di contenuto e di forma
Ma era tardi, il guaio era fatto , la chiesa e i papi ormai erano una Stato potenza temprale e ancora oggi lo Stato vaticano deriva da quelle basi .
Il caos, le distruzioni operate dalle invasioni
barbariche in Italia, in Gallia e Spagna, in Africa e in Britannia avevano
provocato periodi di incertezza oltre che di violenze, bande armate giravano
per boschi e città abbandonate, strade e palazzi distrutte e sommerse da
rifiuti e sterpaglie, campagne non più coltivate ma coperte da boscaglie, città
intere crollate, costituzione di nuovi stati basati su violenza, guerra e
rapina: difficilmente queste società in formazione potevano pensare a
tribunali, a magistrature, a polizia e a repressioni di criminalità e
brigantaggio, spesso confusi con truppe
barbare, composte da ex soldati e
sfollati. In Britannia, la futura Inghilterra, la totale mancanza di
magistrati romani e di diritto romano fece sorgere man mano un altro
ordinamento, dal quale deriva quello ancora oggi vigente, con le giurie
popolari. Mentre in alcuni paesi
resistevano e continuavano ad esistere funzionari e magistrati ti tipo
romano, Il sistema penale barbarico
introdusse la “faida”, che autorizzava direttamente la vittima a rivalersi in
qualsiasi misura sull'aggressore. La giustizia
divenne privata con la faida e l’ordalìa…….. e la morte era l’unica pena
possibile, variando, come al solito solo il modo di infliggerla, dall’impiccagione
alla decapitazione, e dalla tortura alla gogna.
La
faida era la possibilità per un privato di ottenere soddisfazione per la
lesione di un proprio diritto ricorrendo all’uso della forza Secondo il diritto dei popoli
germanici, la tutela del diritto
spettava in primo luogo al singolo, alla sua famiglia e al suo clan, e, in caso
di necessità, all'intero popolo o ai suoi capi. Il danneggiato aveva il diritto
di vendicarsi, e di dare inizio di propria mano ad una faida, così da
costringere chi gli aveva procurato danno a espiare la propria colpa. Notiamo che anche se la morte e la vendetta privata, come la faida,continuano ad essere le modalità di esecuzione di un qualsiasi delitto, dall’omicidio al rapimento al semplice danno economico, cominciano però a farsi strada alcune possibilità alternative alla morte. Addirittura nel 643, ci fu anche chi provò a intervenire a favore del più debole e del danneggiato, con l'Editto di Rotari , re longobardo che stabili il “guidrigildo” al posto della faida. Il guidrigildo consisteva nel pagamento di una determinata somma di denaro chiamata guidrigildo), ed in questo modo si ripristinava la pace tra le parti. Era comunque una possibilità alternativa alla faida, qualora il danneggiato non volesse o non potesse avvalersi del suo diritto di faida. Chi aveva provocato il danno veniva portato di fronte ad un tribunale e costretto a dare soddisfazione economica al danneggiato.
L'ordalia o ordàlia significava "giudizio di Dio": è un'antica pratica giuridica, che risalirebbe a millenni prima di Cristo.
Secondo questa pratica, l'innocenza o la colpevolezza dell'accusato venivano determinate sottoponendolo ad una prova dolorosa o a un duello. La determinazione dell'innocenza derivava dal completamento della prova senza subire danni (o dalla rapida guarigione delle lesioni riportate) oppure dalla vittoria nel duello. L'ordalia, , era un “iudicium Dei”: una procedura basata sulla premessa che Dio avrebbe aiutato l'innocente in caso ci fosse davvero.
Nel campo giuridico bisogna ricordare
assolutamente la raccolta di leggi più importante dell’epoca, Giustiniano e
il corpus iuris, e il Digesto, il Codice e le Istitutiones
Giustiniano, fu imperatore d’Oriente, dal 527 al 565, alla
sua morte, riconquistò parte dei territori dell’impero sia in Africa che in
Italia, compresa Roma e anche qui Venezia e Trieste, dove pose un contingente
di truppe per la sicurezza contro invasioni da est. Egli promosse la
compilazione e la raccolta di tutte le leggi e le norme vigenti: il Corpus
iuris civilis, è una compilazione omogenea della legge romana che è tutt'oggi
alla base del nostro diritto civile, e che ancora si studia nelle Università,
in particolare si divide in: Digesto,
è una raccolta in 50 libri, di
frammenti di opere di giuristi romani, poi ci sono le Institutiones e il
Codice, e novelle constitutiones.
In Africa si verificava un altro fatto
importante , i cui effetti si fanno sentire ancora oggi: un’altra religione monoteista nasceva tra le
popolazioni arabe. Il promotore di questa nuova religione si chiamava Maometto,
nato nel 571 alla Mecca da una famiglia di modeste condizioni e,dopo aver
svolto l’attività di cammelliere e conduttore di carovane, sposò infatti una
ricca vedova, che gli procurò molti soldi. Si dedicò alla meditazione e verso
il 610 iniziò la predicazione circa l’esistenza di un unico Dio creatore
dell’universo e al cui cospetto tutti gli uomini, al momento della loro morte,
verranno giudicati in base alle loro opere terrestri ricevendo la vita eterna
oppure la dannazione. Nasceva quindi l’Islam, la seconda importante religione
monoteista, che alla morte di Maometto
nel 632 portò alla unificazione politica degli Arabi, e poi alla conquista della Siria, dell’Egitto, della
Persia e della Palestina, mentre le loro navi compivano incursioni contro i
territori dei Bizantini nell’Egeo che portarono al saccheggio di Creta, Rodi e
Cipro. Le loro conquiste in Oriente
arrivarono fino al fiume Indo e ad Occidente fino alla Spagna,attraverso , Gibilterra,
che è un nome arabo, e in Sicilia, nell’827.
In Europa il fatto più importante per l’
epoca, la nascita del Sacro Romano impero, con Carlo Magno, e che durerà per
1000 anni, fino al 1800, quando sarà abolito da Napoleone
Carlo, non ancora
magno – Grande -, figlio di Pipino nasce secondo gli storici tra il 748 e il
749. Egli, alla morte del padre e del
fratello, ereditava tutto il regno
composto dalla Francia fino al Reno. Sarebbe troppo lunga la storia di Carlo Magno nei particolari , e quindi sommariamente, si può dire che egli affronto una serie di campagne militari prima all’interno del regno poi all‘esterno, stringendo un patto strettissimo con il Papato. In base questo patto e all’autorità conferitagli dal papa egli massacrò tutte le popolazioni ancora pagane che si trovavano al di là del Reno, Avari, Slavi e Sassoni e poi a gli arabi in Spagna.
Per quel che riguarda l’Italia egli venne su richiesta del papa Adriano I per liberarlo dai Longobardi. la cosa si ripeterà spesso:scriveva Montanelli che saranno i papi a ostacolare l’unificazione dell’Italia perché ogni volta chiameranno altri stranieri contro quelli che ci provavano.
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Cividale del Friuli |
Secondo molti storici, quest’ultima invasione portò non solo a modificare in maniera sostanziale il profilo culturale dell’attuale Friuli-Venezia Giulia, ma, in generale, modificò la storia d’Italia: l’arrivo dei guerrieri dalle lunghe barbe, i Longobardi “ ..al di qua delle Alpi determinerà fino al XIX secolo le sorti d’Italia: finì da allora l’unità di quel paese che aveva unificato il mondo”( H. Pirenne, Storia d’Europa, dalle invasioni al XVI sec. Ed. Biblioteca Sansoni).
Nelle nostre zone, Aquileia era diventata sede dell’autorità vescovile per tutta l’area friulana e istriana.
Ma la città si trovava proprio all’ incrocio delle vie che dalle Alpi e dalle pianure orientali arrivavano in Italia. Oltre il confine del Danubio, nell’attuale Ungheria e Austria, nei Balcani, popolazioni nomadi, definite “barbare”, si affollavano ai confini dell’impero e volevano oltrepassarli, con le buone o con le cattive.
Perciò tra il IV e il V secolo d. c. le antiche vie consolari, e in particolare la valle del Vipacco, divennero teatro di eserciti, guerrieri e intere popolazioni in movimento che nessuno riusciva più a fermare, se si eccettua Stilicone che “ sconfisse i barbari in due grandi battaglie a Pallanza e a Verona e li respinse nel Friuli” ( H.Pirenne, storia d’Europa, dalle invasioni al XVI sec.).
Fu un periodo di grande confusione e di grandi invasioni: Goti, Avari, gli Unni guidati da Attila, Slavi, Ungari arrivavano dai valichi alpini e carsici: il sistema di fortificazioni romano che controllava tutte le strade che giungevano dall’Illirico in Italia, era ormai abbandonato.
Aquileia, saccheggiata prima da Visigoti e poi da Attile e ui suoi Unni, cessò di essere un centro politico e militare, la regione divenne una terra di rovine e desolazione.
Gli abitanti che riuscirono a fuggire, si rifugiarono oltre il mare, nelle lagune da cui poi nacquero Grado e Venezia.
Negli anni 535/553, le guerre gotiche/ bizantine promosse dall’imperatore d’oriente Giustiniano, consentirono l’effimera riconquista di parte dell’Italia, da sud a nord, Ravenna, Venezia, a Trieste, dove fu installato uno speciale presidio militare per difendere il territorio da altre eventuali invasioni.
Verso il 600 furono i popoli slavi che si mossero, occupando i territori dell'Europa centrale lasciati liberi da Goti, Germani e altri popoli: attraverso la Polonia essi giunsero fino alla Pomerania scendendo a sud fino all’Istria e al mare.
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Carlo aveva unificato quasi tutto quello che restava del mondo civilizzato accanto ai grandi imperi arabo e bizantino ed ai possedimenti della Chiesa, con l'esclusione delle isole britanniche e di pochi altri territori.
Dopo essersi garantito la sicurezza dei confini, Carlo procedette alla riorganizzazione dell'Impero e alla amministrazione dei vari settori e riformò la giustizia con nuove leggi.
La riforma della Giustizia si attuò tramite il superamento del principio di personalità del diritto, vale a dire che ogni uomo aveva diritto di essere giudicato secondo l'usanza del suo popolo, con la promulgazione dei CAPITOLARI, che servivano ad integrare le leggi esistenti e che spesso sostituirono pezzi completamente mancanti dei vecchi codici. Queste norme avevano valore di legge per tutto l'impero ed il Re volle farle sottoscrivere da tutti i liberi durante il giuramento collettivo dell'806. Cercando di correggere i costumi ed elevando la preparazione professionale degli operatori nella giustizia. Si decise la diversa composizione delle GIURIE (che da ora in poi dovevano essere costituite da professionisti e non giudici popolari), mentre in Inghilterra resteranno le giurie popolari. e che al dibattimento non partecipassero altre persone se non il Conte coadiuvato dagli avvocati, notai, e quegli imputati che erano direttamente interessati alla causa. Le procedure giudiziarie vennero standardizzate, modificate e semplificate.
Alla morte di Carlo viene fuori il caos, i 3 figli si combattono tra loro e si dividono l’impero in vari regni.
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Castello |
La caduta di Roma e di tutte le istituzioni romane ha portato come conseguenza anche l’abbandono di terre di agricoltura e allevamenti, ai prati coltivati si sostituiscono boschi e foreste, le strade romane non vengono più curate non c’è pià manutenzione e spariscono sotto erbacce e foreste, economia chiusa e ridotta al castello. Prima dell’anno mille si viveva con la paura della fine del mondo e del giudizio universale, tutti vivevano raccomandandosi l’anima a Dio, la religione permeava ogni atto di vita quotidiana, dal castellano all’ultimo contadino, si mangiava molta gente. I mercati rari si tenevano nei castelli e villaggi carne e cacciagione, farro e orzo erano le minestre solite della povera. I feudatari, proprietari dei terreni facevano lavorare la terra dai servi della gleba, i quali erano sottoposti a forti limitazioni della libertà personale. Nello stesso feudo c'erano gli artigiani, il cui lavoro era quello di attrezzi agricoli e manufatti. Non vi erano, quindi, rapporti con l'esterno il feudo era autonomo ed autosufficiente Dopo il 1000, che era l’anno fatidico che tutti attendevano con a paura del giudizio universale, secolo le cose cambiarono grazie all'evoluzione della struttura feudale e del commercio. Il feudatario si trasformò in un semplice proprietario terriero; i servi della gleba divennero contadini e si diffuse l'artigianato. Si sviluppa, dopo il 1000, un sistema economico feudale basato essenzialmente sulla agricoltura, con commercio di prodotti agricoli e artigianali. Si sviluppò pertanto il commercio di prodotti agricoli e artigianali, quindi vi fu un passaggio da economia di consumo ad economia di scambio. La vita comincia lentamente a riprendersi dopo il mille e si riavviano contatti commerciali e le città anche ricominciano a vivere, ben presto si formeranno classi borghesi e agiate.
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Sorgeva il sistema feudale, tempo di castelli e fortilizi, un sistema aggressivo e violento, da signori della guerra senza regole, piccoli e grandi feudatari indipendenti che comandavano su una massa di disperati, in attesa che si formino degli stati forti e organizzati, le regole erano a discrezione e cosi le pene rimasero sempre quelle capitali o comunque fisiche dolorose; e non è ancora il tempo di pensare alle prigioni, che ore si chiamano le “segrete” dei castelli.
A proposito di castelli e di segrete, accenniamo a un antico castello in Regione e che oggi è un carcere.
Il castello di Pordenone, o meglio la Rocca,- dicono gli storici locali- “ è quell'ibrido ed informe fabbricato che vedesi oggi, ridotto ad uso carceri, affatto spoglio di quel carattere di fortilizio medioevale che tenne per parecchi secoli la supremazia non solo sulla vecchia città, chiusa fra le cerchia delle sue mura, dette castellane, ma eziandio sul territorio delle sette ville, conosciuto col titolo generico di Castello di Pordenone, perchè la Rocca, sotto il suo nome, tutto lo comprendeva".
Nei castelli medievali il termine indicato per le prigioni era le “segrete” e immagino che ci siano state anche a Pordenone. "Costruito su di un'altura ad oriente del primitivo insediamento abitativo, forse sul luogo della più antica "torre con muta" la rocca di Pordenone ha sempre costituito un fatto estraneo alla città. Fu edificato dopo il 1270 da un certo Ulrico Filippo di Carinzia, a completamento del sistema difensivo (che si affaccia oggi sulla vicina piazza Motta), contro i possibili attacchi provenienti dal Patriarcato di Aquileia, che aveva distrutto il fiorente porto fluviale della città e i magazzini annessi; posto nella parte est del centro storico, il castello si ergeva, all’epoca, su una collina sopraelevata sulla sottostante bassura, percorsa da rogge e dal fiume, ed era quasi inespugnabile.
Castello di Pordenone,esterno |
In seguito, con la Repubblica di Venezia, il castello fu sede dei Provveditori-Capitani veneziani. Fu cenacolo di letterati nel primo Rinascimento; decadde nel 1600-1700; in seguito abbandonato agli usi più strani. Nel periodo della dominazione austriaca fu drasticamente ristrutturato e trasformato in carcere. Destinazione che conserva ancora oggi. Neanche il terremoto del ’76, che in Friuli ha prodotto grossi danni nè morti, neanche quel terremoto ha toccato il castello. Solo qualche piccola lesione ma niente di straordinario, neanche fosse stato costruito con materiale antisismico. Oggi è sempre la, contiene forse una settanta/ ottanta persone, e dopo che se ne parlava da circa 30anni, sembra si sia trovato uno spazio – la solita caserma abbandonata nella zona di S.Giovanni a Natisone, per costruirne uno nuovo, solo che ora è intervenuta la crisi economica con pesanti tagli anche in quel settore..
La prima crociata contro i mussulmani e per la conquista di Gerusalemme, è del 1099 e ce ne saranno altre 4 o 5: una massa di disperati, di avventurieri ma anche di regnanti si precipiteranno in Palestina alla conquista di posti al sole, di potere e ricchezze, e forse anche di penitenze.
In Italia meridionale intanto arrivavano i Normanni che con Ruggero II costituiranno un territorio unico dal basso Lazio fino alla Sicilia, un regno che durerà fino all’unità d’Italia, tra alterne vicende e conquiste.
Circa nello stesso periodo, in Inghilterra, veniva concessa, o meglio imposta dai baroni, nel 1215, dal re Giovanni senza terra, fratello di Riccardo cuor di leone, la magna Charta libertatum
Giovanni Senzaterra,( ne troviamo traccia nel romanzo di Robin Hood), che regnava in luogo del fratello Riccardo, prigioniero del duca d’Austria e in attesa di riscatto, aveva dovuto subire la ribellione dei baroni del regno. Arrivati a un accordo, durante l'incontro con i ribelli, si vide costretto, in cambio della rinnovata obbedienza, a una serie di concessioni che costituiscono il contenuto principale della Magna Charta.
Magna Charta |
Viene stabilita anche la proporzionalità della pena rispetto al reato ; c’ era anche un accenno al principio dell’ “habea corpus” anche se riservato solo a nobili e a classi elevate,
L ’”habeas corpus” è un diritto fondamentale,che letteralmente vuol dire "che tu abbia il corpo", l'ordine emesso da un giudice di portare un prigioniero al proprio cospetto, per verificarne le condizioni personali dell'individuo ed evitare una detenzione senza accusa.
Era, per l’epoca, una grande conquista,ma torno a dire solo per nobiltà baroni e vescovi, il diritto in base al quale una persona può ricorrere per difendersi dall'arresto illegittimo di se stessa o di un'altra persona. Il diritto di habeas corpus nel corso della storia è stato un importante strumento per la salvaguardia della libertà individuale contro l'azione arbitraria dello Stato.
La sua importanza può meglio essere compresa se si considera che nel diritto delle origini ogni suddito poteva essere soggetto a una pluralità di giurisdizioni locali e signoriali, le quali tutte potevano disporre fisicamente del soggetto. Con l'emissione del decreto di habeas corpus una corte reale poteva ordinare a qualsiasi altra giurisdizione la consegna del prigioniero garantendolo dall’ arbitrio di un signore . Il ricorso al giudice della Corona (cioè un emissario diretto del Re), costituì così la prima e più importante garanzia verso gli abusi, potendosi scavalcare così l'Ufficiale che aveva eseguito l'arresto. L'habeas corpus, in sostanza, è il diritto di appellarsi al giudice contro una detenzione ingiustificata.
L’habeas corpus costituì un esempio per molte legislazioni successive per difendersi da detenzioni ingiustificate, ovviamente nei paesi anglosassoni, e poi in tutte le Costituzioni occidentali, compresa quella italiana, di cui parleremo e nel attuale codice di procedura penale, ed esempio l’appello al tribunale del riesame.
LA GOGNA
Gogna |
Le gogne erano allestite nelle piazze di mercato e negli incroci per detenere criminali di poca importanza. Spesso un cartello era appeso al collo del malfattore, o nelle vicinanze, sul quale erano scritti il delitto e la pena. Queste punizioni generalmente finivano passate poche ore o qualche giorno. La gogna più comune restava comunque il ceppo: la vittima, imprigionata mani e piedi, veniva esposta in piazza alla folla, che ne faceva bersaglio delle proprie tensioni, con lancio di sassi e altro.
domenicano |
Domenico di Guzmán, spagnolo ( 1170-1221), fu il fondatore dell'ordine dei frati predicatori,che furono istituiti per combattere le eresie dei Catari, cioè i puri, che avevano guadagnato proseliti per la loro cultura e la loro preparazione teologica e il loro stile di vita di povertà e di rigore. Da questo si arrivò, nel 1233,alla bolla papale di Gregorio IX ,con la quale si affidava ai domenicani lo speciale compito di sradicare l’eresia”.( M. Baigent e R. Leigh. L’inquisizione, persecuzioni, ideologia e potere, ed.M.Tropea)
E’ l’atto di nascita dell’ Inquisizione, che può essere definita come quella l'istituzione ecclesiastica della chiesa cattolica per indagare e punire, mediante un apposito tribunale, i sostenitori di teorie considerate contrarie all'ortodossia cattolica. L’inquisizione ha a che fare direttamente con l’argomento che trattiamo perché nella sua spietata caccia a eretici, streghe e altro, utilizzò tutti i mezzi leciti e illeciti per le confessioni, il carcere e le torture e le pene più inumane.
L’inquisizione iniziò a operare in Francia con “ l’autorità legale di condannare i “sospetti” di eresia senza nessuna possibilità di appello”.
L’inquisizione operò subito contro i catari nella città di Albi, nel sud della Francia, coadiuvata da asserite truppe cristiane, perlopiù mercenari, compirono una strage degli abitanti della zona, incendiando, violentando e torturando. Allora iniziò un vero sterminio di massa, i domenicani dell’Inquisizione cavalcavano a fianco dei crociati, e assistevano a uccisioni, stupri , violenze di ogni genere e torture, ma stavano attenti a non sporcarsi le mani di sangue, era vietato dalla religione cristiana.
Nel 1252, , il papa Innocenzo IV autorizzò l'uso della Tortura e Giovanni XXII estese i poteri dell'Inquisizione nella lotta contro la stregoneria e soprattutto le donne, poiché le streghe erano donne.
Più tardi, nel secolo XV nacque, in Spagna, un’altra inquisizione famosa, quella spagnola. La sua costituzione era stata richiesta dai sovrani Ferdinando detto il Cattolico e la moglie Isabella, quella che poi concederà le famose tre caravelle a Cristoforo Colombo per l’America.
L’inquisizione spagnola fece di tutto anche nelle colonie spagnole del sud America, ma non riusci a entrare nel Regno di Napoli per la fiera opposizione popolare.
L’inquisizione introdusse anche un altro tipo di processo.
Mentre Il processo accusatorio, previsto dal diritto romano,ed è quello che abbiamo oggi, consisteva nel pubblico confronto orale fra accusatore e accusato, al quale assisteva il giudice: l'onere della prova ricadeva sull'accusatore, che se non dimostrava le proprie accuse, era condannato dal giudice alla pena che avrebbe dovuto subire l'accusato in caso di riconosciuta colpevolezza.
Il tribunale dell'Inquisizione adottò invece la procedura del processo inquisitorio,che è quello che avevamo in Italia fino al ’90, nel quale il giudice è anche accusatore: sulla base di una denuncia anche generica, egli è tenuto a raccogliere le prove della colpevolezza dell'imputato, conducendo indagini “segrete” e dirigendo il processo al quale, il pubblico non può assistere né è ammessa la presenza di un avvocato difensore; le testimonianze e le dichiarazioni dell'imputato sono verbalizzate. Per giungere alla condanna è sufficiente la testimonianza concorde di almeno due testimoni o la confessione dell'imputato, il quale viene detenuto in carcere durante lo svolgimento del processo, che non ha una durata predefinita e le cui udienze – i costituti - si svolgono a discrezione dello stesso giudice. In questo caso non è il giudice che deve dimostrare la colpevolezza dell’imputato, ma è l’imputato che deve dimostrare la propria innocenza, il che, sotto tortura,doveva essere molto difficile.
Se la prova della colpevolezza non viene raggiunta e allo scopo di sciogliere le eventuali contraddizioni presenti nelle sue deposizioni, l'imputato veniva sottoposto a Tortura.
All’inizio l’inquisitore, pur sempre un prete, non poteva praticare la tortura direttamente , ma dal 1252 una bolla papale l’autorizzò a praticarla direttamente, anche se rimase lo scrupolo contro lo spargimento di sangue, per cui venivano evitati attrezzi appuntiti o lame e venivano usate ruote, schiacciapollici e altri strumenti come tenaglie incandescenti. Meno male, immaginiamo cosa avrebbero fatto gi inquisitori se non ci fosse stato questo scrupolo.
La condanna che seguiva era generalmente la morte sul rogo, se non era morto prima. Se voleva o poteva, l’imputato poteva abiurare.
Se è recidivo, l'imputato è condannato necessariamente a morte: pentendosi, viene prima strangolato o impiccato e il cadavere viene poi bruciato e le ceneri disperse; se è impenitente, viene bruciato vivo.
L'inquisitore |
Alcuni esempi di torture servono per illustrare e chiarire dove può arrivare la mente umana.
La corda
La corda era un mezzo di coercizione, pure legittimato dalla giurisprudenza, generalmente consistente nella corda: legate le braccia dietro la schiena, l'imputato, nudo, viene sollevato da terra dalla corda che scorre su una carrucola fissata al soffitto. Egli è tenuto in quella condizione per non più di mezz'ora, perché una durata superiore può comportare gravi conseguenze, dalle lesioni agli arti superiori fino al collasso cardiocircolatorio.
Annodamento
Vergine di Norimberga |
Vergine di Norimberga
La tortura consisteva nel costringere il condannato ad entrare in un armadio dalle sembianze umane sulle cui ante erano inserite delle lame affilate: quando l’armadio veniva chiuso le lame trapassavano da parte a parte il corpo del presunto colpevole che era costretto ad una lunga agonia prima di morire dissanguato
Impalamento
E’ una delle forme più antiche di tortura. Veniva attuata per mezzo di un palo aguzzo che veniva inserito nel retto della persone e lo si forzava al fine di farlo penetrare per tutto il corpo e farlo uscire dalla bocca o dal cranio. E’ sicuramente uno dei metodi più orribili di tortura.
Nel XV secolo ci sono inoltre due avvenimenti che cambiano la storia e i costumi: la caduta dell’impero romano d’ Oriente, nel 1453 cade Costantinopoli conquistata dai turchi, che non si fermano lì, ma arrivano in Grecia, nei Balcani, nell’attuale Bosnia e proseguono la marcia; la grande paura del turco e dei musulmani in generale influenzerà molto anche la reazione con la persecuzione dei Mori soprattutto in Spagna, sia a livello militare con la riconquista, sia con l’Inquisizione spagnola che si scatenerà anche contro gli Ebrei.
L’altro avvenimento importante avviene nel 1492 e modifica la storia dell’umanità: la scoperta dell’America, nuove economie, nuovi alimenti e nuovi popoli che noi, da bravi cristiani, distruggeremo con le malattie, con la religione, con l’inquisizione, e la schiavitù e infine ammazzandoli tutti.
Nel 1517 Martin Lutero emanò le sue tesi contro le indulgenze papali, scatenando la reazione della chiesa cattolica. Il pontefice gli scrisse, chiedendogli di ritrattare le sue idee. Lutero, come gesto di rifiuto, bruciò pubblicamente la bolla papale. Lutero fu condannato a morte dall’Inquisizione ma fu salvato per l'intervento di un suo amico principe. Ciononostante, cominciò a girovagare per la Germania con lo scopo di diffondere la sua dottrina, che venne ben accolta sia dai nobili sia dalle persone più umili. E perciò si diffuse rapidamente in Germania e in tutta l’Europa del nord. La Chiesa rispose con il Concilio di Trento e l controriforma sulla quale non sto qui a parlare perché sarebbe troppo lunga, ma accenno a Ignazio di Loyola, spagnolo (1491. 1556, il fondatore di altro importante ordine religioso, I Gesuiti, o meglio la Compagnia di Gesù. allo scopo di eseguire lavoro missionario e di ospitalità a Gerusalemme o andare incondizionatamente in qualsiasi luogo il Papa avesse ordinato loro, come veri soldati.
L’Inquisizione si dava da fare anche nel XVI e XVII secolo: tra le vittime illustri ricordo Galileo Galilei (1564- 1642), considerato il padre della scienza moderna, ricordiamo il perfezionamento del telescopio.
Fu accusato di eresia per il suo ruolo nella rivoluzione astronomica e il suo sostegno al sistema eliocentrico e alla teoria copernicana, Che significa?
Fino ad allora si riteneva, sulla base delle indicazioni di Aristotele, che la terra fosse al centro dell’universo, concezione condivisa e approvata dalla Chiesa cattolica, La rivoluzione copernicana, da Copernico un astronomo dell’epoca, e da Galilei scopri invece come oggi sappiamo che la terra, egli altri pianeti, girano tutti introno al Sole che sta al centro . Sospettato di eresia e accusato di voler sovvertire le sacre scritture, Galileo fu condannato dal l’Inquisizione e costretto all’abiura delle sue concezioni astronomiche e al confino nella propria casa di Arcetri in Toscana. Pensate che solo 359 anni dopo, quindi pochi anni fa, nel 1992, papa Giovanni Paolo II, ha dichiarato riconosciuti "gli errori commessi"dal Sant’Uffizio, e ha riabilitato Galilei.
Castel S. Angelo |
Giordano Bruno |
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