Larghi e Strade
Via Mezzocannone
La via Mezzocannone è oggi una strada centrale di
Napoli, conosciutissima soprattutto dagli studenti perché lungo la via si erge
l’ Università degli studi, quel grande edificio grigio costruito tra la fine
del XIX secolo e l’inizio del XX. Non è una grande strada, collega la piazza S.
Domenico maggiore e la piazzetta Nilo al Corso Umberto, più noto ai napoletani
come Rettifilo.
La sua storia è antica, millenaria, e ha una stranezza:
il nome. Da dove deriva “mezzocannone”, ha per caso a che fare con artiglierie,
guerre o battaglie, avvenute in quella zona? Forse un antico cannone scoppiato
mentre sparava?
In epoche molto antiche la strada non era altro che il
corso di un canale pubblico, cioè uno scolo che raccoglieva le acque che
venivano giù dalle colline poste a settentrione della città e di altre
dell’acquedotto della Bolla, che” ivi alimentava una piccola fontana (fontanula)
“.(B.Capasso, Topografia della città di Napoli nell’XI secolo).
Molti scrittori testimoniano l’origine del nome col vento
che vi spirava dal mare. Pietrantonio Lettieri, architetto del ‘400, sostiene che
la porta fu detta Ventosa «dai venti che dal mare all' hora qui spiravano ». Carlo
Celano, storico del ‘600, dice che la porta era : “detta Ventosa, per lo vento
che di continuo vi si sentiva, venuto dal mare, che le stava
dappresso”.
Napoli Capasso |
Ma già nel XV secolo, la porta non c’era più e il canale
pubblico si era prosciugato, il mare si era ritirato, e il porto allontanato
nell’area che conosciamo, tra Castel nuovo e castello del Carmine.
Regnavano a Napoli gli Aragonesi con Alfonso II. In quel
periodo non c’era altro che un viottolo stretto, poco più di un sentiero,
ricavato dal canale pubblico, che veniva chiamato via Fontanula, per la
presenza di una piccola fontana situata, pare, nei pressi di via sedile di
Porto.
Il Re Alfonso decise, però, di far costruire una fontana
più grande, in piperno, addossata al muro, con una larga vasca
per abbeverare i cavalli.
L’idea era buona e i lavori di costruzione furono
ultimati in tempi brevi, compresa la parte idraulica con l’installazione del
tubo - detto a Napoli “cannola” o anche “cannone” - dal quale
doveva uscire l’acqua.
Ma le misure non erano giuste, perché dalla fontana uscì
fuori un mezzo tubo.
Via Mezzocannone |
Per ironia e volontà popolare “mezzocannone” diventò il
termine con il quale si indicò, nei secoli a venire, quella strada.
In seguito agli interventi del cosiddetto Risanamento,
avvenuto a fine del XIX secolo, la strada fu ampliata. Nella parte centrale,
tutti gli edifici preesistenti furono abbattuti per costruire la nuova
Università, e, di fronte, palazzi di civili abitazioni.
La fontana fu smantellata, fatta a pezzi e
portata in un deposito del Comune dal quale poi i vari pezzi
sparirono definitivamente.
Lungo la strada si installarono librerie universitarie,
caffè, locali per la battitura delle tesi di laurea e per rilegarle. C’era
anche un cinema,“Astra”, ad uso e consumo di studenti squattrinati.
Malgrado tutti i mutamenti, Mezzocannone era, e
cosi è ancora oggi, la denominazione ufficiale della strada.
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